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La funzione di trasferimento 1) Risposta in evoluzione libera : È la risposta del sistema quando sono ad esso applicate le condizioni iniziali e nessun segnale d´ingresso.
2) Risposta in evoluzione forzata : È la risposta del sistema quando è ad esso applicato il solo segnale d´ingresso, senza le condizioni iniziali.
3) Sistema causale : Si tratta di un sistema nel quale la risposta non precede l´eccitazione, oppure analogamente il sistema è causale se a 2 ingressi uguali in un certo intervallo di tempo risponde con 2 uscite uguali nello stesso intervallo di tempo.
4) Ingressi canonici : Gli ingressi canonici sono quelli che consentono di sottoporre ad un test completo un sistema, in quanto questo presenta una risposta diversa a seconda del segnale con il quale viene eccitato.
5) Gradino unitario : Si ottiene come limite per e®0 della integrale della d(t,e) ossia esso vale .
6) Ingresso canonico fondamentale : Si tratta della impulso matematico fondamentale o d di Dirac esso è definito come limite per e ® 0 della funzione e vale si può ottenere anche per derivazione della d-1(t).
7) Proprietà della d di Dirac : se t > 0 se t > 0 8) Rampa di ordine k : Si ottiene come limite per e®0 della integrale k_esimo della d(t,e) ossia scritta in questo modo è verificata la relazione . 9) Considerazioni sulle funzioni sinusoidali utilizzate come ingressi canonici : Esse possono essere sviluppate in serie di potenze le quali non sono altro che combinazioni lineari di ingressi di tipo a rampa di ordine crescente i quali sono ingressi canonici e quindi lo sono anche le funzioni sinusoidali.
10) Relazione tra la forma cartesiana del numero complesso e la forma polare : La forma cartesiana è mentre la forma polare è , tali rappresentazioni coincidono se si considera il valore principale dell'argomento ossia -p < j < p ed i piani hanno la stessa origine.
11) Trasformata di Laplace : La trasformata della funzione f(t) è data dall´integrale indefinito .
12) Condizioni sufficienti affinché una funzione f(t) ammetta trasformata di Laplace : a) f(t) deve essere continua a tratti per t > 0. b) " t0 finito deve esistere M1 tale che |f(t)| < M1 con 0 < t < t0 . c) f(t) deve essere di ordine esponenziale per t®¥ cioè deve esistere M2 e s0 ed un t0 tale che per t>t0 . Dove s0 è detta ascissa di convergenza in quanto l´integrale di Laplace è convergente per ogni s tale che Re s > s0 .
13) Proprietà della traslazione nel tempo :
è anche detto teorema del ritardo.
14) Proprietà della traslazione nel dominio di s :
si noti che quando la traslazione è nel dominio di s i segni sono discordi.
15) Proprietà del cambiamento della scala temporale :
Si osservi che ad una contrazione nel dominio del tempo corrisponde una espansione nel dominio di Laplace.
16) Proprietà della derivazione reale : mentre per la derivata seconda si ha . Nelle applicazioni le condizioni iniziali sono nulle e quindi la trasformata della derivata n_esima vale .
17) Proprietà della integrazione reale :
18) Proprietà della derivazione complessa :
19) Proprietà della integrazione complessa :
20) Teorema del valore finale : È un teorema che consente di conoscere la risposta a regime (t®¥) di un sistema valido nell´ipotesi che sF(s) sia analitica (esiste sia la funzione che le sue derivate) sulla asse immaginario e nel semipiano destro del piano s.
In pratica la analiticità della sF(s) si ha se essa non presenta poli con parte reale positiva o nulla.
21) Teorema del valore iniziale : non ci sono in questo caso condizioni su sF(s).
22) Teorema della convoluzione reale o della moltiplicazione complessa : La convoluzione reale è data dal prodotto sotto integrale tra una funzione ed una seconda funzione che trasla, esso è pari alla moltiplicazione complessa ossia nel dominio della s, si ha :
23) Antitrasformata di Laplace : Essa è data dal seguente integrale di Bromwich .
24) Funzione di trasferimento : È il rapporto tra la trasformata della risposta in evoluzione forzata (condizioni iniziali nulle) e la trasformata della ingresso applicato, si tratta sempre di funzioni razionali fratte a meno che non siano presenti dei ritardi che non possono essere trascurati, nel qual caso si hanno delle funzioni trascendenti.
25) Equazione caratteristica : È l´equazione che si ottiene eguagliando a 0 il denominatore Q(s) della funzione di trasferimento dove il termine in s di grado massimo ha coefficiente 1.
26) Residui associati ad una coppia di poli complessi coniugati : Sono 2 numeri complessi coniugati pertanto sfruttando le formule di Eulero danno luogo ad una evoluzione nel tempo di tipo sinusoidale.
27) Antitrasformata associata ad una coppia di poli complessi coniugati : Sia il polo si +jwi ed il residuo in forma polare Mejj allora si ha .
28) Costante di tempo t associata ad un polo reale : Una volta scomposta la funzione di trasferimento in fratti semplici, per il polo reale si ha con e = costante di tempo.
29) Coefficiente di smorzamento x : È il seno della angolo compreso tra il semiasse immaginario positivo ed il segmento che unisce il polo con l´origine dove si è la parte reale del numero complesso e wni il suo modulo.
30) Pulsazione naturale wni : Si tratta del modulo del n° complesso s + jw che individua il polo
31) Pulsazione di risonanza wi : Corrisponde alla parte immaginaria del polo, è desumibile anche dal modulo del coefficiente di smorzamento
32) Scomposizione in fratti semplici di un polo multiplo : Se n è l´ordine del polo si scrivono n termini i quali hanno tutti come base (s-p) elevato ad una potenza che per ogni fratto cresce di 1 sino ad arrivare ad n. Il coefficiente di quest´ultimo si calcola come per i poli semplici, mentre il coefficiente del termine di grado precedente si calcola derivando la parte analitica e dividendo per il fattoriale pari all´ordine della derivata, analogamente per gli altri fratti via via decrescenti sino ad arrivare al fratto avente il denominatore di grado 1, solo il relativo coefficiente a numeratore può essere chiamato residuo. La formula per determinare tali coefficienti è pertanto mentre nell'antitrasformazione di fratti aventi denominatore con grado maggiore di 1 si utilizza la formula .
33) Valutazione grafica del valore del residuo relativo al polo j_esimo : Si utilizza la formula dove i vettori e hanno tutti la punta entrante nel polo j_esimo e q e y sono gli angoli da essi formati con il riferimento orizzontale. |