Martedi 18 Marzo 125 11:29:21
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Messico

Quando si parla di Messico chiunque ci sia stato ama pronunciare la frase "Messico e nuvole" che di per se non vuol dir niente ma quando poi sei li capisci che in effetti è una gran cavolata, ma quali nuvole, quelle del Messico sono identiche a quelle italiane, se c’è qualcosa in Messico che in Italia non c’è è il mare, magnifico, lo chiamano il mare dei 7 colori e stavolta è la verità, spettacolare, solo veder quel mare è valso le 11 ore di viaggio in aereo.

Il ricordo più bello è senza dubbio la gita in barca a Contoy, una cinquantina di persone su una barca diretta a questa riserva naturale, il viaggio di andata è inframmezzato da un pò di snorkelling sulla barriera corallina che, come la barriera di Santo Domingo, non esiste o quanto meno non è bella come quella di Capri (...dove in realtà non c’è la barriera corallina, ma mi prendo questa licenza prosastica). Da segnalare la guida che prima ci ha rassicurato sulla pericolosità dei fondali e poi si è fatto il segno della croce prima di gettarsi in acqua. Sull'isola di Contoy il mare è davvero eccezionale, raggiunge i livelli di come mi immagino il mare del paradiso, un piacere stare li anche se il sole picchia e a riva servono il pranzo. Il ritorno è grandioso, iniziano a servire un mix di tequila e limonata attraverso una bottiglia di plastica con un piccolo forellino nel tappo, dopo poco siamo cotti e si inizia a ballare, è bellissimo, siamo tutti allegri e felici e si balla verso il tramonto.

La gita a Chichen Itza è un dovere per chi ha fatto tanti km per raggiungere il Messico, ma come tutti i doveri lo si fà ma non ti lascia dentro poi molto se non il ricordo di una scalinata talmente ripida da sentire il bisogno di sorreggersi ad una corda, sarò ignorante ma in fondo son solo sassi e almeno a me non son riusciti a trasmettere l'impressione della magnificenza raggiunta dalla civiltà Azteca (...l'ignorante lo è fino in fondo, a Chicken Itza c'era la civiltà Maya). Analogo discorso vale per il sito archeologico di Tulum che si trova sul mare e dove molti han trascurato le rovine a favore di un più confortevole tuffo in acqua.

Che altro dire se non che il villaggio scelto, il "Caribbean Village" era carino ma senz'altro inferiore al "Bavaro" di Santo Domingo, che l'animazione era scarsa, al punto da non farci fare nemmeno un ballo Latino-Americano, che la discoteca del villaggio era sempre vuota e che in fondo la vicina Playa del Carmen non offriva poi molto come vita notturna.

Ma c’è un motivo per ritornare in Messico, dalla spiaggia del villaggio si vedeva un'ombra in lontananza, un'isolotto, era Cozumel, un'isoletta di cui ci avevan parlato molto bene ma paradossalmente ... era troppo vicina ... e siccome la natura dell'uomo è strana non ci siamo andati (...l'ideale sarebbe stato arrivarci con una moto d'acqua), bhe a quanto ci avevan detto allora e da recenti conferme sembra che una barriera corallina davvero eccezionale era proprio lì, a due bracciate da noi.