Sito Visitato 499328 volte | Pagina Visitata 708 volte | Sei in : Etantonio/IT/Universita/MasterSatellitare/ESP/ |
Sistemi Elettronici per applicazioni spaziali 1) Principali problemi ambientali per i sistemi elettronici spaziali :
2) Protone : Ha la stessa carica dell'elettrone ma di segno opposto, la massa è invece circa 1800 volte quella dell'elettrone. Insieme ai neutroni costituisce il nucleo dell'atomo, questi ultimi però non hanno carica elettrica.
3) Ambiente radiativi nello spazio :
4) Campo magnetico terrestre : Ha origini sia interne che esterne, per le origini interne si può pensare che al centro della Terra vi sia una immensa barra magnetica il cui asse è inclinato di 11,3° rispetto all'asse terrestre. Il polo che si trova a Nord è negativo. Il vento solare determina una compressione delle linee di flusso del campo magnetico dalla parte che guarda il Sole mentre una espansione dalla parte opposta.
5) Vento solare : Si tratta di protoni ed elettroni aventi una velocità di circa 500Km/s.
6) Raggi cosmici : Si tratta di cariche positive molto veloci le quali bombardano la Terra da ogni direzione, sono numericamente poche ma hanno energia molto elevata, urtando contro gli atomi dell'atmosfera danno luogo a dei frammenti che se carichi vengono intrappolate dal campo magnetico terrestre.
7) Fasce di Van Allen : Sono delle zone in cui le radiazioni che provengono dal Sole vengono intrappolate, ciò è dovuto al campo magnetico terrestre il quale è forte in vicinanza della Terra e quindi rallenta le particelle. Si hanno due grandi fasce, la fascia interna si trova a 3000Km ed è prodotta da urti tra raggi cosmici ed atomi dell'atmosfera, è costituita da protoni ad alta energia (50MeV). Nella fascia esterna ci sono protoni ed elettroni ad energia molto inferiore a quella della fascia interna, inoltre la popolazione di questa fascia è direttamente collegata alle attività solari.
8) Radiazioni in transito :
9) Anomalia del Sud Atlantico : Per via della distorsione del campo magnetico terrestre si ha che la fascia di protoni si estende a basse altitudini nel Sud America, in questa regione i satelliti a bassa orbita sono sottoposti a protoni ad alta energia, non c'è infatti più l'azione schermante delle fasce di Van Allen che intrappola la radiazione spaziale incidente.
10) RAD : Radiation Absorberd Dose corrisponde all'energia di 100 erg in 1 grammo di materiale, solitamente si utilizza un suo multiplo, il Gray Gy in particolare 1Gy = 100 rad .
11) LET : Linear Energy Transfer, si tratta dell'energia ceduta dalle particelle cariche per unità di percorso, è una unità di misura per i SEE.
12) Effetti delle radiazioni sui componenti elettronici :
13) TID : Total Ionizing Dose, si misura in rad (.. radiation absorbed dose) peggiora le caratteristiche dei dispositivi elettronici (.in particolare dei pannelli solari) in quanto crea delle coppie elettrone - lacuna le quali si pongono all'interfaccia con l'ossido e vanno a variare la tensione di soglia.
14) SEE : Single Event Effects raggruppa SEU, SEL e SET , si misura mediante la LET.
15) SEU : Single Event Upset determina il passaggio di un bistabile da uno stato all'altro.
16) SEL : Single Event Latch-up , l'interazione di una particella carica con un CMOS può attivare dei transistor parassiti i quali possono dar luogo ad un forte assorbimento con conseguente rottura del dispositivo.
17) SET : Single Event Transient, comporta una oscillazione della tensione di uscita con passaggio da massa ad altro valore di tensione o viceversa, la durata cambia a seconda del componente, va da 15 μs per gli operazionali a 100 ns per gli opto accoppiatori.
18) MBU : Multiple Bit Upset, come conseguenza della miniaturizzazione spinta si ha che una radiazione incidente può interessare più transistor adiacenti, tale problematica è difficilmente risolvibile se non a livello architetturale.
19) Scelta della sorgente per il test alle radiazioni :
20) RVT : Radiation Verification Typical.
21) Tecnologie Radiation Tolerant :
22) Numero di campioni e tracciabilità per il test alle radiazioni : Per la TID occorrono almeno 5 campioni di cui 4 di test ed uno di riferimento, per la Single Event invece vengono raccomandati almeno 4 campioni. Per la tracciabilità è fondamentale utilizzare lo stesso lotto di componenti sia per i test che per quelli destinati alla produzione, questo in quanto vi possono essere forti differenze nelle caratteristiche di lotti diversi dello stesso componente.
23) Vantaggi e svantaggi dell'utilizzo di componenti commerciali : Vantaggi:
Svantaggi:
24) Tecniche per ridurre il rischio dell'utilizzo di componenti commerciali :
25) Contromisure per la TID :
26) Contromisure per la Single Event Effects :
|