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Amplificatori di potenza

1) Conseguenze della ipotesi di ingresso del transistor lineare :

Per un dato carico in uscita si può adattare l´ingresso a bassa potenza e considerare la adattamento valido anche ad alta potenza.

 

2) Metodo “Load-Pull” :

L´amplificatore viene alimentato dalla sorgente mediante un isolatore, un Bias-T che fornisce la polarizzazione ed un tuner che consente la adattamento. Dopo la amplificatore si ha un secondo tuner ed un secondo Bias-T ed infine il power meter. Questo schema consente di rilevare le curve a massimo guadagno e quelle a massima potenza e quindi determina i punti di efficienza massima che sono quelli di intersezione tra le due famiglie di curve.

 

3) Metodo di analisi per un amplificatore fortemente non lineare :

Si considera il transistor come una transimpedenza non lineare, ne deriva che nota la forma d´onda della tensione in ingresso è specificata anche la forma d´onda di corrente in uscita, lo scopo è far si che quando essa è non nulla, sia nulla la forma d´onda di tensione in uscita e viceversa. Nel caso di un amplificatore in classe B l´ideale è che la forma d´onda di tensione in uscita sia una onda quadra, ciò si ottiene facendo in modo che ogni armonica veda un determinato carico in particolare le armoniche pari debbono vedere un corto circuito mentre le armoniche dispari debbono vedere un circuito aperto, entrambe questi carichi non assorbono potenza che quindi sarà tutta a disposizione della fondamentale.