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Caratterizzazione dei circuiti e stima delle prestazioni 1) Stima della resistenza : La resistenza presentata da uno strato di materiale conduttore è Un dispositivo MOS inoltre può essere spesso caratterizzato dalla sua resistenza
2) Condensatore CMOS : Il condensatore CMOS è formato esclusivamente da substrato p-doped, SiO2 e gate metallico o in polisilicio, si possono presentare le seguenti situazioni : a) accumulazione : al gate viene applicata una tensione negativa, essa attrae le lacune verso l´ossido pertanto la capacità è soltanto quella della ossido
c) inversione : una tensione positiva superiore alla Vt richiama elettroni dal substrato i quali vengono a costituire un canale, tali elettroni però non riescono a seguire variazioni del segnale d´ingresso a frequenze superiori a 100Hz pertanto per frequenze inferiori la capacità è C0 mentre per frequenze superiori occorrerà considerare anche la capacità Cdep e quindi la capacità complessiva è Cgb che è anche la minima possibile.
3) Capacità di gate di un MOS :
In particolare la capacità del gate è Cg = Cgb + Cgs + Cgd dove Cgs e Cgd sono intese tra il gate ed il canale quindi se quest´ultimo è assente sono assenti anche esse pertanto a seconda della regione di funzionamento del MOS si ha: a) interdizione : il canale è assente quindi l´unica capacità è Cgb data dalla serie di C0 e Cdep b) non-saturazione : il canale è formato pertanto Cgb = 0 mentre c) saturazione : il canale non è formato dal lato del drain quindi Cgd = 0 mentre Al fine di calcolare i ritardi nei circuiti digitali si può approssimare Cg = C0 .
Sia Cja che Cjp sono però funzione della tensione presente ai capi della giunzione secondo la
4) Analisi e soluzioni per circuiti RC distribuiti : Nel caso di connessioni in polisilicio molto lunghe oppure connessioni in metallo pesantemente caricate, si hanno dei forti ritardi di propagazione che possono essere studiati mediante la teoria delle linee pensando la linea suddivisa in infinite tratte aventi spessore infinitesimo, resistenza ad unità di lunghezza r e capacità ad unità di lunghezza c, si deriva che il ritardo tx subito da un segnale che attraversa un percorso lungo x è L´andamento quadratico del ritardo rispetto alla distanza è molto pesante, tanto da rendere consigliabile in alcuni casi inserire dei buffer lungo la linea i quali rigenerino il segnale, il ritardo che si ottiene anche considerando un ritardo interno al buffer di alcuni ns , è sempre inferiore al ritardo che si ha in assenza del buffer. Alternativamente si può disporre la sorgente nel chip in modo che disti poco dal destinatario, questo è il motivo per il quale il clock sovente si trova al centro del chip. Un modello per il calcolo del ritardo è : ![]() 5) Tempi caratteristici riguardanti la commutazione di una porta : tr tempo necessario affinché l´uscita passi dal 10% al 90% del suo valore stazionario tf tempo necessario affinché l´uscita passi dal 90% al 10% del suo valore stazionario td tempo che intercorre tra la variazione del 50% della ingresso e la variazione del 50% della uscita , vengono anche definiti i tempi tdr e tdf relativi alla crescita e alla discesa 6) Modello analitico di ritardo di un inverter CMOS :
Evidentemente quindi il calcolo del tempo di discesa si suddivide in due fasi, una nella quale l´nMOS è in saturazione (…Si risolve per separazione delle variabili l´equazione (…con l´espressione della IDS per la regione di triodo ed integrando tra VDD – Vtn e 0.1VDD si ottiene Per quanto riguarda i tempi di ritardo essi sono semplicemente la metà dei rispettivi tempi di salita o di discesa e possono essere espressi nella forma
7) Ritardo di una porta logica : Il ritardo di una porta logica semplice può essere calcolato costruendo un inverter equivalente nel quale cioè le dimensioni del pull-down e quelle del pull-up riflettano i percorsi che effettivamente sono attivi nel pull-down e nel
si ha che per il pull-down occorre considerare la serie dei 3 nMOS e quindi delle loro conduttanze quindi per bn1 = bn2 = bn3 si ha
8) Influenza della pendenza della forma d´onda d´ingresso sul ritardo di una porta logica : La pendenza della forma d´onda d´ingresso può modificare il ritardo di una porta, in particolare se i fronti sono molto ripidi allora il ritardo è determinato prevalentemente dai percorsi di carica e scarica mentre se l´ingresso varia lentamente allora contribuisce al ritardo della uscita, in particolare si ha In maniera analoga si ha
9) Modelli switch per calcolare il ritardo di una porta : Sono modelli per il calcolo di ritardi di porte complesse, si basano sul considerare i MOS come resistenze che caricano e scaricano delle capacità, nella fattispecie si sono affermati i seguenti 3 modelli : a) RC
b) Penfield-Rubenstein
c) Slope Definisce il tempo di salita intrinseco come il tempo di salita che si avrebbe se in ingresso venisse applicato un gradino. Il tempo di salita effettivo viene suddiviso per il tempo di salita intrinseco. d) Penfield-Rubenstein Slope Delay È una combinazione dello Slope e del Penfield-Rubenstein.
10) Modello per calcolare il ritardo di circuiti molto complessi : Il ritardo di una data porta viene determinato mediante un simulatore dal quale si ottiene un´equazione del tipo
11) Body – effect nei ritardi delle porte logiche : Gli nMOS più vicini all´uscita di una porta nand hanno necessariamente una Vsb ¹ 0 , il che fa si che essi siano più lenti nelle commutazioni effetto che diviene evidente se la capacità d´uscita è comparabile alle capacità interne. Consideriamo le due seguenti porte nand : la nand in alto ha tutti gli nMOS accesi tranne quello in alto, ne deriva che il suo source è a massa e quindi quando l´ingresso passa ad 1 l´uscita commuta rapidamente a 0 . Nella nand in basso invece tutti gli nMOS in alto sono attivi mentre quello in basso è inizialmente interdetto, ne segue che le capacità saranno tutte cariche al livello alto e quando l´ingresso passa alto, si dovranno scaricare prima tutte per consentire la commutazione della uscita dal livello alto al livello basso che pertanto avviene in un tempo più lungo di quanto non si abbia per la nand in alto. Per minimizzare gli effetti del body – effect si possono utilizzare le seguenti strategie : a) minimizzare le capacità dei nodi interni b) porre i MOS aventi i segnali che arrivano per ultimi il più vicino possibile all´uscita
12) Dimensionamento dei transistor nelle porte CMOS : In genere si fa Wp = 2 Wn in modo da equalizzare i tempi di carica e di scarica, ma in tal modo si ha un aumento della area occupata e della dissipazione dinamica pertanto quando possibile si applicano le seguenti strategie : a) una coppia di inverter posti in serie con Wp = 2 Wn da luogo allo stesso ritardo generato da una coppia di inverter aventi Wp = Wn , per dimostrarlo siano R e Ceq rispettivamente la resistenza e la capacità equivalente di un MOS avente dimensioni unitarie, e consideriamo i ritardi per le seguenti configurazioni :
Essendo Wp = 2Wn la capacità della nMOS è uguale a quella del pMOS pertanto si avrà 2Ceq , ne deriva che il tempo di discesa è b) Per pilotare carichi molto elevati si possono inserire degli inverter in cascata di dimensioni via via crescenti in modo però da minimizzare il ritardo, la area e la dissipazione. Sia a la aumento percentuale delle dimensioni di un inverter rispetto al precedente e td il ritardo medio introdotto da un inverter a dimensioni minime, allora il ritardo introdotto da ogni stadio è atd mentre il ritardo totale è natd che se poniamo 13) Potenza dissipata da un circuito CMOS :
a) b) Pd è la potenza dinamica dissipata per caricare e scaricare la capacità di carico, considerando in ingresso un´onda quadra ideale avente periodo tp si ha c) Psc è la potenza dissipata in corto circuito quando l´ingresso non è un´onda quadra ideale ma più realmente si presenta come una ripetizione di trapezi come evidenziato in figura , si ha Il calcolo della potenza dissipata deve essere effettuato per ogni capacità alla frequenza per la quale è operativa.
14) Charge - sharing :
15) Resa di un wafer : Si tratta del rapporto tra il n° di chip buoni presenti su di un wafer ed il n° totale di chip presenti sullo stesso, essa è funzione della area A del chip e della densità di difetti D, si hanno i seguenti modelli : a) Seed b) Murphy La resa può essere aumentata aumentando la ridondanza dei circuiti. |