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Modulazione numerica nello spazio dei segnali Costellazioni della modulazione numerica 1) Origine delle costellazioni : Ogni processo numerico può essere scritto nella forma
2) Modulazione con memoria e prive di memoria : Le modulazioni prive di memoria sono quelle per le quali si ha indipendenza statistica tra le Cjqk e Ciqh , le altre sono con memoria. Se l´indipendenza statistica vale sempre allora tutti i vettori sn sono possibili per cui la costellazione potenziale coincide con la costellazione. In altri casi in cui anche Cjqk hanno probabilità congiunta nulla , i corrispondenti vettori hanno probabilità nulla e quindi la cardinalità Mm della costellazione è inferiore alla cardinalità MN della costellazione potenziale.
3) Baricentro della costellazione :
4) Energia media statistica della costellazione :
si ha che l´energia media statistica del generico addendo smk(t) del processo modulato coincide con l´energia media statistica E della costellazione quindi la potenza del processo è
5) Potenza utile di una costellazione :
alla potenza del processo viene sottratta la potenza associata al baricentro il quale essendo noto non ha associata alcuna informazione. In particolare le costellazioni a baricentro nullo sono dette a minima energia in quanto la potenza è tutta utile.
6) Caratteristiche particolari delle costellazioni : a) la costellazione equienergia è tale che tutti i vettori che la compongono hanno la stessa energia b) la costellazione antipodale è costituita da due vettori opposti aventi la stessa energia c) la costellazione ortogonale è costituita da vettori tra loro ortogonali, ne deriva che il baricentro è non nullo e quindi la costellazione non è a minima energia d) la costellazione biortogonale si ottiene dalla ortogonale ammettendo anche i vettori opposti.
7) Caratteristiche di una costellazione bidimensionale : La costellazione potenziale è composta dai vettori
8) Caratteristiche di una costellazione monodimensionale : La costellazione potenziale è composta dai vettori È la costellazione tipica cui si fa riferimento nel caso di modulazione in banda base. Forme di base nella modulazione numerica 9) Scelta della forma di base : La scelta della forma di base influenza la determinazione del formatore e del quadripolo complementare, in ogni caso essa deve ottemperare al criterio di Nyquist sulla autocorrelazione Si definiscono pertanto le forme di base a banda normale Dalle forme di base a banda normale si possono ottenere le forme di base compresse nel tempo a banda estesa ponendo b=La si ha pertanto Formatori e demodulatori numerici in banda base 10) Formatore a moltiplicazione diretta : Viene utilizzato per ottenere un segnale elaborato b(t) utilizzante forme di base j(t) a durata limitata entro T, è costituito da un moltiplicatore ideale avente come ingressi il segnale squadrato aÕq(t) ed il segnale periodico a potenza unitaria
11) Formatore con quadripolo LTI : Imponendo che il segnale elaborato b(t) si ottenga da aÕq(t) per semplice passaggio in un quadripolo LTI si ottiene che la funzione di trasferimento di quest´ultimo deve essere
12) Demodulatore a campionamento diretto : Nel caso di forme di base j(t) a durata limitata entro T si può ottenere il segnale squadrato aÕ(t) a partire dal segnale elaborato b(t) semplicemente campionando quest´ultimo mediante un formatore di segnale squadrato seguito da un amplificatore con trasmettenza
13) Demodulatore con filtro adattato alla forma di base : La funzione di autocorrelazione eyy(t) di una qualsiasi forma di base y(t) soddisfa il criterio di Nyquist sulla autocorrelazione
14) Diagramma ad occhio nella demodulazione numerica in banda base : Si ottiene inviando il segnale d´uscita dal filtro adattato ad un oscilloscopio avente la asse dei tempi sincronizzato con gli istanti di lettura, nel caso ideale la apertura della occhio è massima e si riduce nel caso che il filtro adattato, il canale o il formatore si discostino dalle condizioni teoriche dando luogo a interferenza intersimbolica.
15) Sincronizzazione del demodulatore in banda base : La demodulazione in banda base richiede oltre alla conoscenza della forma di base j(t) anche gli istanti temporali in cui essa deve essere campionata, questo sincrosegnale viene solitamente estratto dal segnale elaborato b(t) il quale è ciclostazionario e quindi contiene questa informazione. Modulazione numerica in banda base16) Elementi caratterizzanti la modulazione numerica in banda base : Il segnale elaborato è Al fine di valutare l´occupazione spettrale del mezzo trasmissivo è molto utilizzata l´efficienza spettrale
17) Spettro di potenza del processo modulato in banda base : nel caso di costellazione a baricentro non nullo haq ¹ 0 e forme di base a banda normale si ha la sola componente discreta a frequenza zero in quanto
18) Efficienza spettrale in banda base : Nel caso si utilizzino forme di base j(t) a durata limitata entro T i mo-demodulatori sono semplici ma bF >>2 quindi l´efficienza spettrale è bassa
19) Modulazione binaria in banda base : I simboli 0 ed 1 vengono associati a 2 diversi vettori della costellazione monodimensionale, nel caso di modulazione priva di memoria si hanno le due seguenti costellazioni : Modulazione unipolare a1 = 0 Û bit 0 a2 = d Û bit 1 Modulazione polare a1 = -d/2 Û bit 0 a2 = d/2 Û bit 1 Esse possono utilizzare gli stessi modulatori e demodulatori e si distinguono per la potenza utile che nel caso unipolare è la metà di quella che si ha nel caso polare a parità di potenza massima. Le due modulazioni presentano la stessa densità spettrale di potenza allocata a ridosso della continua, la si può spostare a frequenza più alte mediante la codifica di Manche ster, in tal modo il cavo coassiale ha migliori proprietà schermanti, diminuisce il BER ma, essendo Rc = 0,5 , si dimezza l´efficienxa spettrale hs .
20) Modulazioni ternarie in banda base : Le modulazioni ternarie sono ottenute dalle quaternarie per mezzo di codificatori i quali fanno in modo che uno dei simboli abbia una probabilità nulla di essere emesso. Le modulazioni ternarie più utilizzate sono : MODULAZIONE BIPOLARE ALTERNATA (AMI) Ad ogni elemento xk della sequenza binaria entrante il codificatore associa una parola di 2 bit secondo la regola
in sostanza ad xk = 0 viene associata y = 00 , che quindi ha probabilità ½ mentre ad xk = 1 viene associata y = 01 oppure y = 10 alternativamente , tali simboli hanno quindi probabilità ¼ . Il simbolo 11 ha probabilità 0. I vettori associati sono a1 = -d Û 01 a2 = 0 Û 00 a3 = d Û 10 a4 = 2d Û 11 , ne deriva che il baricentro è nullo e la potenza tutta utile è distribuita in maniera simile a quanto si ha per il codificatore polare con codifica di Manche ster. MODULAZIONE DUOBINARIA Ad ogni elemento xk della sequenza binaria entrante il codificatore associa una parola di 2 bit secondo la regola
in sostanza ad xk = 0 viene associata y = 00 , che quindi ha probabilità ½ mentre ad xk = 1 si alterna la parola (10 o 01) rispetto a quella emessa per il precedente 1 a seconda che vi sia un n° pari o dispari di 0 interposti. L o spettro che si ottiene è a ridosso della continua ma quasi completamente compreso al di sotto di f = f0 . Modulazione numerica armonica lineare21) Caratteristiche del processo di modulazione armonica lineare : Il segnale modulato in banda traslata è
22) Schema di principio di mo-demodulatori armonici lineari :
In alternativa il demodulatore può essere realizzato utilizzando un unico filtro adattato alla forma di base e susseguenti formatori di segnale squadrato in banda base Tale schema è però meno utilizzato in quanto la realizzazione del filtro adattato in banda traslata avente funzione di trasferimento
23) Densità spettrale di potenza del segnale con modulazione QASK : La densità spettrale della inviluppo complesso è
24) Modulazioni numeriche armoniche lineari prive di memoria : a) Modulazione QAM È una QASK priva di ridondanza Rc = 1 nella quale le elaborazioni numeriche in banda base utilizzano lo stesso insieme di M elementi discreti simmetrici ed equispaziati, ne risulta una costellazione a baricentro nullo quindi a minima energia. b) Modulazione PSK È una QASK nella quale una codifica preliminare a blocchi fa si che abbiano probabilità non nulla i soli vettori che si trovano su di un cerchio di raggio Da notare che le due modulazioni coincidono per M = 4 nel qual caso si parla di modulazione QPSK , entrambe le modifiche poi utilizzano la codifica M-naria di Gray che consiste nella associare parole binarie che differiscono per un solo bit ad ogni coppia di vettori adiacenti situati a distanza minima d.
25) Modulazioni numeriche con portante singola : L´informazione numerica viene associata ad un solo segnale elaborato b(t) in banda base, ne deriva che è necessaria una sola portante e conseguentemente il modulatore ed il demodulatore si semplificano. La costellazione potenziale di questa modulazione detta ASK è monodimensionale con baricentro Da notare che nel caso di modulazione ASK sincrona con portante avente frequenza multipla esatta di a) Modulazione OOK Si realizza moltiplicando una portante armonica per un segnale in banda base ottenuto con una modulazione unipolare , il baricentro non è nullo quindi si ha una coppia di componenti discrete alla frequenza della portante che fan si che la potenza utile sia solo il 50% ed inoltre l´efficienza spettrale è molto bassa, per questi motivi viene utilizzata esclusivamente nel settore dei radioaiuti alla navigazione. b) Modulazione BPSK Si realizza moltiplicando una portante armonica per un segnale in banda base ottenuto con una modulazione polare, il baricentro è nullo quindi non ci sono componenti discrete nello spettro e la potenza è tutta utile. Utilizzando forme di base a banda normale si ottiene una efficienza spettrale buona detto demodulatore differenziale BPSK oppure DBPSK in quanto il segnale campionato è positivo nel caso di permanenza e negativo nel caso di variazione. |