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Teoremi di Analisi Vettoriale 1) Primo criterio di integrabilità delle 1_forme : Se w è continua su di un aperto connesso D di Â3 allora w è esatta Û presi a , b appartenenti a D si ha che Þ Per definizione di integrale di 1_forma si ha Ü Sappiamo che
2) Corollario del 1° criterio di integrabilità delle 1_forme : Se w è continua su di un aperto connesso D di Â3 allora w è esatta Û per ogni circuito avente sostegno in D si ha Þ w è esatta quindi Ü Se tutte le circuitazioni sono nulle, si trova che suddividendo un ciclo in 2 circuiti g1 e g2 , l´integrale lungo g1 è uguale all´integrale lungo g2 e dunque per il 1° criterio di integrabilità delle 1_forme, w è esatta.
3) Secondo criterio di integrabilità delle 1_forme : Se w è derivabile su di un insieme semplicemente connesso allora w è esatta Û w è chiusa Þ Dimostro per n = 2 , analogamente per n > 2. Se w è esatta allora per definizione esiste una funzione potenziale U tale che Ux = F1 ed Uy = F2 derivando la 1ª rispetto ad y e la 2ª rispetto ad x si ottiene F1y = F2x che è proprio la condizione affinché w sia chiusa. Ü la dimostrazione consiste essenzialmente nel calcolo di un potenziale mediante la consueta formula a) derivando U rispetto a z si ottiene F3(x,y,z) b) derivando rispetto a y ed utilizzando che c) derivando rispetto a x ed utilizzando che in definitiva quindi si ha che F = ÑU che è la definizione di w esatta .
4) Teorema di Gauss - Green nel piano : a) Se D è un dominio di Â2 con a < x < b e j1(x) < y < j2(x) con j1(x) , j2(x) regolari a tratti, si ha :
b) Se D è un dominio di Â2 con c < y <d e y1(x) < x < y2(x) con y1(x) , y2(x) regolari a tratti, si ha : Dimostro la a) , in maniera analoga si può dimostrare la b). Per il 1° membro sfruttando la formula di riduzione per integrali doppi su domini semplici rispetto ad un asse si ha :
Per il 2° membro invece si calcola la circuitazione osservando che nei tratti rettilinei dx=0 e dunque anche l´integrale :
e dunque i 2 integrali sono uguali a meno del segno.
5) Corollario del teorema di Gauss Green nel piano : Se D è un dominio limitato in Â2 la cui frontiera sia una curva di Jordan regolare a tratti e che sia semplice rispetto ad entrambe gli assi. Se f = Pi+ Qj Þ vale la formula Si ottiene dal teorema di Gauss Green sottraendo una formula dalla altra membro a membro.
6) Dimostrazione mediante Gauss Green del 1° criterio di integrabilità delle 1_forme : Siano g1 e g2 due curve delimitanti un insieme D. Se F(x,y) è un campo vettoriale derivabile e irrotazionale (rot F = 0) ossia Px = Qy in D. Þ Per la uguaglianza del teorema di Gauss Green si ha che
7) Teorema di Stokes nello spazio : Se S è una superficie regolare a pezzi contenuta in un aperto A Ì Â3 ed F = Pi + Qj + Rk un campo vettoriale derivabile Þ Sia r(u,v) = x(u,v)i + y(u,v)j + z(u,v)k una parametrizzazione della superficie Þ Partendo invece dalla circuitazione la si scrive come la corrispondente 1_forma quindi si considera per semplicità il solo Operando allo stesso modo anche per le altre componenti e sommando si ottiene la tesi.
8) Teorema di Ostrogradsky : Sia D Ì Â3 un dominio limitato la cui frontiera è una superficie chiusa, regolare ed orientabile : Se D è semplice rispetto ad uno degli assi vale una delle seguenti : Se il dominio è semplice rispetto a tutti e tre gli assi allora sommando membro a membro si ha : Dimostro solo la terza nel caso di un dominio semplice rispetto alla asse z : Partendo dall´integrale triplo, esso può essere scomposto per via della semplicità del dominio, si ha : Partendo ora invece dal 2° membro si arriverà allo stesso risultato, si deve infatti tener conto che la frontiera del dominio è costituita da una calotta superiore, una calotta inferiore ed una parete laterale parallela alla asse z sul quale l´integrale è nullo in quanto Effettuando un cambio di parametrizzazione e osservando che la superficie superiore è orientata positivamente mentre quella inferiore è orientata negativamente ne segue che si trova lo stesso risultato ottenuto partendo dal triplo integrale.
9) Teorema della divergenza nello spazio : Sia D Ì Â3 un dominio limitato la cui frontiera è una superficie chiusa, regolare ed orientabile inoltre sia D un dominio semplice rispetto a tutti e 3 gli assi cartesiani, sia poi F = pi + Qj + Rk un campo vettoriale classe C1 Þ Si ottiene sommando i risultati contenuti nel teorema di Ostrogradsky.
10) Se F = Ai + Bj + Ck è di classe C2(T) , T Ì Â3 aperto superficialmente connesso Þ F è un rotore Û F è solenoidale Þ F è un rotore ossia esiste un potenziale vettore U tale che rotU = F pertanto div F = div rot U = 0 e dunque F è solenoidale in quanto ha divergenza nulla. Ü Per dimostrare che F è un rotore ne cerchiamo un potenziale vettore U = xi + yj + zk, esso deve esser tale che rotU = F ossia per semplicità supporremo j(x,t) = 0. Derivando
11) Teorema del potenziale vettore : Se A è un aperto di Â3 semplicemente connesso e V è un campo vettoriale derivabile solenoidale (div F = 0) Þ Esiste un campo vettoriale F tale che rot F = V in A. Inoltre ogni altro potenziale vettore è dato dalla forma F + gradj dove j Î C2(A) è uno scalare. Si scrive il rot F considerando nulla la componente lungo la asse i, dalla equazione vettoriale rot F = V si ottengono tre equazioni scalari , soddisfatte in termini di integrali, si debbono a questo punto soltanto individuare le costanti che scaturiscono dalla integrazione, cosa che è possibile sostituendo nella div F = 0 si ottiene il potenziale vettore F = F2j + F3k dove
12) Caratteristica dei campi solenoidali : Si abbiano 2 superfici che sono frontiera di un aperto limitato, e sia D il dominio costituito dalla intercapedine tra le due superfici, ebbene se in questo dominio la divergenza di un campo vettoriale F è 0 Þ il flusso attraverso una delle superfici è pari al flusso attraverso la altra.
13) Teorema di Gauss : Sia S una superficie chiusa e sia r il vettore posizione che designa la distanza di un qualsiasi punto (x,y,z) dall´origine 0. Allora a) 0 se l´origine è esterna alla superficie chiusa b) 4p se l´origine è interna alla superficie chiusa. a) la divergenza di r / r3 è nulla secondo un risultato classico, quindi è nullo anche questo flusso. b) la divergenza è nulla anche questa volta ma a patto di eliminare una sferetta di raggio infinitesimo la cui superficie va parimenti considerata per il calcolo del flusso.
14) Interpretazione geometrica del teorema di Gauss : Sia dS un elemento di superficie e congiungiamo tutti i punti del contorno di dS con l´origine O venendo in tal modo a formare un cono. Sia ora dW l´intersezione tra una sfera di centro O e raggio r ed il cono precedente Þ la angolo solido dw è individuato dal rapporto tra questa area ed il quadrato della distanza dall´origine In sostanza se la sorgente è esterna alla superficie chiusa allora ad ogni contributo positivo allorché il flusso entra nella superficie corrisponderà un contributo negativo allorché il flusso ne esce. Se invece la sorgente è interna allora i 2 contributi si sommano e la angolo solido totale è pari alla area della sfera unitaria ossia 4p.
15) Significato della divergenza : La divergenza di un campo vettoriale F nel punto P è data dalla Si ottiene a partire dal teorema della divergenza applicando il teorema della media per integrali e isolando quindi al 1° membro la divergenza, facendo poi il limite si ottiene la tesi il cui significato fisico è il flusso netto attraverso la superficie dS dovuto al campo F, se tale flusso è positivo, vuol dire che vi è una sorgente interna mentre se il flusso è negativo vuol dire che la sorgente è esterna. Se la divergenza è 0 significa che nella regione non vi sono ne pozzi ne sorgenti e pertanto il campo è solenoidale.
16) Significato del rotore : Sia F un campo derivabile F : T®Â3 e sia Sr+ un disco avente centro in P, raggio r ed orientamento individuato dal versore normale esterno n. Þ Si ottiene a partire dal teorema di Stokes applicando il teorema della media per integrali e isolando quindi al 1° membro il prodotto del rotore per il versore normale alla superficie, facendo poi il limite si ottiene la tesi il cui significato fisico è che il rotore individua la direzione in cui è massima la densità superficiale di circuitazione di F in P. |