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Geometria del piano

1) Equazioni che descrivono le rette nel piano:

Le rette nel piano possono essere descritte in 2 modi diversi:

Equazione cartesiana esplicita

Si tratta della forma                                                            ax1 + bx2 = c                                         dove:

x1 = ascissa di un qualsiasi punto della retta

x2 = ordinata associata ad x1 per quella retta

c   = ordinata all´origine

Da questa si passa agevolmente alla forma esplicita dove 

dove -b/a = m viene definito coefficiente angolare in quanto se si suppone la retta passante per  l´origine si nota che x2/x1 è un rapporto costante caratteristico per quella retta, mentre se si prende una qualsiasi altra retta, tale rapporto varia ma continuerà ad essere costante per quella retta.

2) Rette parallele:

In base a quanto appena detto riesce intuitivo pensare che 2 rette siano parallele quando differiscano soltanto per la coordinata all´origine c , mentre il rapporto -b/a rimane immutato.

3) Rette ortogonali:

Una retta r2 è ortogonale alla retta r1 quando con essa forma un angolo di 90°.


Osservando il disegno se si pone ob =1 allora m1= oa / ob = oa ed anche m2 = oc / ob = oc. Ma Euclide ci dice che se il triangolo è rettangolo allora ab * bc = 12 Þ | m1 * m2 | =1 da cui segue che il coefficiente angolare di una retta è pari all´inverso del coefficiente angolare della retta ad essa ortogonale e di segno opposto visto che sicuramente cade in un altro quadrante del piano. Ad esempio:

                                                                              r1 Þ        5x1 + 2x2 = 2                         m = -5/2

                                                                                              è ortogonale alla retta

                                                                              r2 Þ        5x1 - 2x2 = c                          m =  2/5

Più in generale, è stata fonte di confusione e continuerà ad esserlo, possiamo descrivere un vettore v^ ortogonale alla retta r1 e passante per l´origine tale che :                                               v^ =

ed un vettore v//  parallelo alla retta :                                               v// =

Tutto ciò deriva dalla osservazione che se prendiamo 2 punti  sulla retta r1 , x ed y allora la loro differenza è un vettore parallelo alla retta r1  applicato nella origine. Se di questo vettore (x - y) facciamo il prodotto scalare con v^ otteniamo 0 e pertanto i 2 vettori sono tra di loro ortogonali. Se invece facciamo il prodotto scalare con il vettore v//  otteniamo il modulo di (x-y) pertanto i 2 vettori sono paralleli.

** Ricordiamo infatti che il prodotto scalare di 2 vettori non è che la proiezione ortogonale di uno dei 2 sulla retta dove            giace la altro; tale proiezione non è un vettore bensì un numero ed è individuato dal prodotto delle norme dei 2 vettori per la angolo tra essi sotteso.

3) Equazione parametrica:

Si tratta della forma                                                                = + t                          dove:

= coordinate del generico punto della retta

= coordinate di un punto qualsiasi sulla retta

= coordinate di un vettore parallelo alla retta cercata ed applicato nella origine del piano

   t      = parametro alcui variare siamo in grado di far assumere ad il valore di tutti i punti sulla retta.

In pratica questa form a si basa sulla osservazione che una retta può essere descritta avendo a disposizione un punto per la quale essa passa ed un vettore ad essa parallelo passante per l´origine del piano.


 


Da questa figura si nota agevolmente che il generico punto x si trova semplicemente eseguendo la somma vettoriale tra il vettore v moltiplicato per un parametro t ed il vettore op , vien da se che al variare di (t * v) siamo in grado di descrivere qualsiasi punto x sulla retta  r1 .

3) Rette parallele con l'equazione parametrica:

In base a quanto appena detto riesce intuitivo pensare che 2 rette siano parallele quando hanno lo stesso vettore direttore v o uno ad esso proporzionale. Ad esempio:

                         r= + t    è parallela alla retta             r2  = + t

 

4) Rette ortogonali con l'equazione parametrica:

Una retta r2 è ortogonale alla retta r1 quando con essa forma un angolo di 90°.

Anche qui vale la stessa osservazione fatta per l´equazione cartesiana, in particolare dobbiamo individuare un vettore v1 che sia ortogonale al vettore v2                                                        


Torna a valere quanto affermato precedentemente ossia una retta r2 per essere otogonale ad r1 deve avere le coordinate del vettore direttore v2 pari all´inverso delle coordinate del vettore direttore v1 e ordinata di segno opposto visto che sicuramente cade in un altro quadrante del piano.

Ad esempio:

                         r= + t    è ortogonale alla retta         r2  = + t

 

5) Problemi risolvibili agevolmente con l´equazione parametrica :

a)  Retta passante per 2 punti distinti p1 e p2

         Per identificare una retta con l´equazione parametrica ci occorrono:

         1 punto                                                                             Þ possiamo prendere uno dei 2 ad esempio p1

         1 vettore passante per l´origine e parallelo alla retta Þ possiamo prendere il vettore differenza ossia p1 - p2       

        Abbiamo così individuato l´equazione parametrica della retta che al variare di t descrive tutti i punti della retta       stessa. Ad esempio siano p1 =   e p1 =  allora il vettore v vale               - == v

         pertanto l´equazione parametrica completa risulta essere :                  = + t

b) Data una retta r1 ed un punto p ad essa esterno trovare l´equazione della retta passante per p ortogonale ad r1

Si risolve al solito considerando che ci occorrono:

         punto                                                                               Þ possiamo prendere p

        1 vettore passante per l´origine e parallelo alla retta Þ il vettore lo prendiamo direttamente ortogonale alla retta                                                                                                data utilizzando quanto già dimostrato.

pertanto se sono dati:  p =                e               =+ t

allora l´equazione della retta ortogonale cercata vale :          =+ t.

c) Intersezione tra 2 rette r1 e r2 di equazione parametrica data

Si ottiene agevolmente imponendo che il punto generico appartenga ad entrambe le rette, questo dà luogo ad un sistema composto da 2 equazioni nelle incognite t ed s dalle quali si possono dedurre questi 2 parametri, sostituendo poi o s oppure t nella rispettiva equazione dobbiamo trovare lo stesso punto ricercato rappresentante l´intersezione delle 2 rette. Sono possibili le seguenti eventualità:

c1)      Nessuna soluzione se le due rette sono parallele

c2)      Una coppia di valori (x1 , x2) se le due rette si intersecano in un solo punto

c3)      Infinite soluzioni se le rette sono coincidenti, questo accade ad esempio quando uno dei 2 parametri è libero

Ad esempio:

                          =+ t                                    e                             = + s

i punti generici sono:

                                                                                     e                            

da cui :

                                                                                   =

         le cui soluzioni sono :         t = 0        e              s = 0

pertanto il punto di incontro è p = .

c4) Dati una retta r1 ed un punto p calcolare la distanza di p rispetto ad r1

Si ottiene quale elaborazione dei precedenti in 2 passi successivi:

a)      si calcola la equazione della retta ortogonale ad r1 passante per p

b)      si trova il punto q d´intersezione tra le 2 rette

c)      si calcola la distanza di p da q tramite il teorema di Pitagora ossia :

                                        

6) Passaggio da una equazione cartesiana alla corrispondente equazione parametrica:

Si trovano 2 punti sulla retta e poi si applica la algoritmo 1 per la ricerca della equazione parametrica della retta            passante per 2 punti.

7) Passaggio da una equazione parametrica alla corrispondente equazione cartesiana:

 Si prendono le 2 coordinate del punto generico espresse dalla equazione parametrica e si isola t in entrambe dopodichè          uguagliandole si toglie t e rimane una equazione in x1 e x2 , quella è l´equazione cartesiana della retta .

8) L´equazione cartesiana per la risoluzione di problemi tipici:

a)  Retta passante per 2 punti distinti p1 e p2

     Si calcola a partire dalle coordinate dei punti:          p1 =              e              p2 =

     realizzando la differenza delle coordinate riferite alla equazione cartesiana ax1 + bx2 = c

b) Intersezione tra 2 rette

Si ottiene agevolmente mettendo a sistema le equazioni in forma esplicita , e risolvendo il sistema ad esempio con il metodo di Gauss riducendolo ad una matrice, la soluzione sarà la seguente:

b1)      Nessuna soluzione se le due rette sono parallele

b2)      Una coppia di valori (x1 , x2) se le due rette si intersecano in un solo punto

b3)      Infinite soluzioni se le rette sono coincidenti, questo accade ad esempio quando una delle 2 incognite è libera

c) Dati una retta r1 ed un punto p calcolare la distanza di p rispetto ad r1

Si ottiene quale elaborazione dei precedenti in 2 passi successivi:

c1)      avendo l´equazione cartesiana della retta r1 Þ ax1 + bx2 = c si passa alla corrispondente equazione parametrica         della retta perpendicolare ricordando che :

                un vettore v^ ortogonale alla retta r1 e passante per l´origine tale che :                                  v^ =

                pertanto l´equazione è:                         = + t

c2)      si trova il punto q d´intersezione tra le 2 rette ed il valore del corrispondente parametro t

c3)      si calcola la distanza di p da q tramite il teorema di Pitagora ossia :