Siam venuti qui frustrati dopo giorni e giorni di assenza di vento sul litorale laziale, le speranze eran tante, ed invece incappiamo in 4 giorni di fila senza vento, buoni soltanto ad apprezzare la nitidezza dell'acqua ed i fondali, la depressione incalzava quando all'improvviso se ne esce Ghigo con una previsione, "Ragazzi, si vede l'Albania, domani c’è vento" subito Sergio allerta le sue civette ed ha riscontro, 15m/s ma da sud, anomalo, tituba.

Il giorno dopo scopriamo la vera Frassanito, il vento spinge e parecchio, non c’è molto mare, si va bene, roba da calli alle mani, facciamo fatica a tenere i nostri veloni ma si vola. Alla sera siam tutti stanchi e soddisfatti, sfoghiamo la nostra felicità in un agriturismo dove ordiniamo di tutto, tanto che il povero cameriere se ne esce con una frase abbastanza infrequente "Ma da quanti giorni non mangiate ???" .

L'indomani si bissa, stesso vento ed anche qualcosina in più, stavolta una 4,9mq per me basta ed avanza, l'unica variante è che c’è un pò più di onda, l'ideale per il Goya di Sergio, per la prima volta lo vedo in acqua.

Il punto di uscita è dinanzi al rimessaggio di Ghigo a Frassanito, a circa 100mt dall'uscita a mare del Camping Internazionale Frassanito che sarebbe la miglior sistemazione se non fosse per la elevata concentrazione di Rasta e derivati, noi abbiamo optato per una classica sistemazione in appartamento a Torre dell'Orso, una zona limitrofa molto frequentata, una "pipinara".

Tornando a parlare di WindSurf, in effetti qualche scoglio c’è ma non è tale da motivare l'uso delle scarpette che a mio parere riducono la sensibilità del piede sulla tavola, un paio di grandi sassi affiorano in prossimità della partenza ma basta prenderci le misure e si evitano agevolmente, il pericolo è soprattutto al ritorno dove dimenticandosene si rischia di rovinare la pinnetta.

Lo spot è sostanzialmente sicuro, la corrente ti sbatte sulla spiaggia e non ci sono grandi onde, soltanto allontanandosi molto dal rimessaggio si rischia di arrivare in una zona eccessivamente rocciosa col rischio di rompere l'attrezzatura, se però attracchi prima ti trovi nel paradiso terrestre, mai vista una tale concentrazione di giovani, le ragazze sono quasi tutte in topless ed alcune si dilettano in curiosi ed interessanti giochini.

Il rimessaggio è un porto di mare, si paga poco, circa 5euro a notte per tutta l'attrezzatura, però si deve smontare il boma ed il posto non pare sicurissimo, è una tenda, occorre fidarsi ma a torto in quanto l'amico Sergio dopo 4 giorni di cippa si è ritrovato che nel giorno in cui c'era vento gli avevan preso la sua vela e gliela avevan anche rotta, sinceramente sconsigliato tuttavia non ci sono alternative se non portarsi su e giù l'attrezzatura ma è una gran fatica.