Era da Lanzarote che sentivamo parlare di questo Campo Di Mare, io spesso l'ho confuso con Campo Di Carne che invece è a sud di Roma, vicino Anzio, ne parlavano in tanti ed anche bene, molti sembra non si spostino mai di qui ma c'è da dire che Fregene è vicina e, se uno è pigro ed ha la casa al mare da queste parti è normale che non si sposti.

Per la prima volta visito lo spot a luglio del 2005, è prevista bufera, ma alle 11 ancora nulla, anzi, vento da terra, ci accampiamo davanti al parcheggio e partiamo poi per una passeggiata perlustrativa, l'occhio fatica a trovare sollievo, principalmente famiglie, poi Luca Laurenti ed a seguire finalmente un tratto di spiaggia libera in cui c'eran tutti ragazzi, è vicino all'Ocean Surf, una piccola Frassanito, niente male.

Il vento bussa alla porta, una tromba d'aria solleva una decina di ombrelloni da un vicino stabilimento, panico ma per fortuna nessun trafitto, torniamo al nostro accampamento, il vento si è rispento ma c'è qualche onda decente e ci sono dei ragazzi con le tavole da surf e soprattutto una ragazza, una certa "Chiappe D'Oro" che cavalca le onde come una regina ma soprattutto ci lascia esterefatti quando risale a bordo della tavola e torna al largo mostrandoci la sua grazia.

Tocca a noi, è circa l'una ed il vento inizia a spingere nel giro di un attimo, sale esponenzialmente sin quasi a 38 nodi, il parcheggio si è riempito di windsurfisti che montano, noi un pò indecisi sulla vela da montare stiamo un pò in attesa del primo che esce per regolarci, eccolo.

Non c'è tempo da perdere, troppe volte abbiam perso l'attimo, tra di noi una sola certezza, non tutti ci saremmo salvati stavolta ... :) scherzo naturalmente, vento forte si, ma le onde non sono alte anzi direi che a 200 metri da riva il mare è abbastanza piatto nonostante le forti raffiche.

Montiamo 4,9mq , 4,5mq e 5,1mq , Giampiero ci prova con la 5,7mq ma almeno all'inizio soffre molto, il problema son le onde vicino a riva, abbastanza rognose per partire e poi la corrente che ti spinge rapidamente verso sud, molti come me hanno problemi o in partenza o al rientro e cosi finisce che anche la spiaggia sia molto affollata di windsurf che portati a mano risalgono verso il punto di uscita.

Vento c'è, l'esperienza fatta in Sardegna con le partenze da acqua via via più profonda funziona, però la partenza dall'acqua non va, non riesco a sistemare la vela bene, a farla alzar dal vento, ci riesco una volta sola, metto il piede su ed ecco, mi prende un crampo, per fortuna ancora tocco e vicino c'è un ragazzo che conosco, ma un pò mi spavento, rientro a terra e mi riposo.

Dopo circa 2 ore passati a vedere belle manovre , belle ragazze e numerosi naufragi decido di tornare in acqua, e qui mi diverto, il vento è un pò calato e da gusto domarlo, la 4,9mq ha ancora un senso, ci sono un mare di windsurf che fanno su e giu, mi unisco a loro, non ne avevo mai visti cosi tanti, un gran raduno.

A fine giornata siam tutti soddisfatti, abbiam sfidato le nostre paure e per stavolta è andata bene, abbiamo ancora qualcosa da imparare, in particolare io mi perdo nel praticello la valvola della RRD Freestyle Wave ASA ed imparo che è inutile toglierla completamente, basta allentarla. Sergio invece impara che la macchina conviene lasciarla dietro a tutte nel parcheggio, infatti qualcuno di quelli che ha montato sull'erba si porta l'attrezzatura in spiaggia in maniera imprudente ed insomma gli ha lasciato un brutto ricordo sulla "NO W1nd".

Ultima nota, da Roma si fà presto, con 50 minuti torniamo a casa, quasi tutta autostrada, meraviglioso.