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Tecniche di progetto di filtri numerici 1) Algoritmo per il progetto dei filtri numerici : a) Specifica delle proprietà richieste per il sistema b) Approssimazione delle specifiche per mezzo di un sistema a tempo discreto c) Realizzazione del sistema utilizzando la aritmetica a precisione finita
2) Metodo per la progettazione di filtri IIR : Si trasforma un filtro analogico in un filtro numerico soddisfacente determinate specifiche questo perché i metodi di progetto di filtri analogici sono molto validi ed utilizzano formule in forma chiusa e semplici.
3) Invarianza all´impulso : In sostanza non si fa altro che prelevare un certo numero di campioni dalla risposta all´impulso del filtro analogico, si ha la relazione . Si osserva che la asse immaginario nel piano s si mappa sulla circonferenza unitaria mentre la metà sinistra di ogni striscia presente in s si mappa sulla parte interna della circonferenza unitaria mentre la metà destra si mappa sulla parte esterna della stessa. Essendo basato sul campionamento questo metodo può presentare aliasing e pertanto il suo utilizzo è focalizzato sui sistemi limitati in banda. Si osservi che se i poli in s sono stabili ossia a parte reale negativa i poli del filtro numerico sono contenuti all´interno del cerchio unitario in Z pertanto anche il filtro numerico risulta essere stabile.
4) Trasformazione bilineare : Si può ottenere la trasformata Z della risposta all´impulso del filtro numerico semplicemente sostituendo nella T.d.L. della risposta all´impulso del filtro analogico. La trasformazione bilineare è dunque e mappa la asse immaginario del piano s sulla circonferenza unitaria, manda il semipiano sinistro in s all´interno del cerchio unitario e manda il semipiano sinistro all´esterno dello stesso. Con questa trasformazione si ottiene un filtro numerico stabile a partire da un filtro analogico stabile, inoltre non si ha aliasing ma si ha distorsione di fase.
5) Filtri numerici Butterworth : Un filtro di Butterworth è caratterizzato da una risposta in ampiezza piatta in banda passante, dove N è l´ordine del filtro e quanto più è grande tanto più la risposta del filtro si avvicina alla risposta del filtro ideale mentre Wc è la pulsazione di taglio analogica per la quale il modulo si riduce a 0,707 del suo valore massimo. Si osserva che ci sono 2N poli equidistanziati su di una circonferenza di raggio Wc nel piano s e sono disposti simmetricamente rispetto alla asse immaginario di questi poli sono stabili soltanto quelli che cadono nel semipiano sinistro. Se si progetta un filtro numerico a partire dal filtro analogico di Butterworth si ottiene una circonferenza centrata nell´origine mentre la circonferenza di Butterworth non lo è, inoltre i poli non sono più equispaziati in sostanza ciò che si fa è determinare i poli stabili del filtro di Butterworth e mapparli tramite la trasformazione bilineare sul cerchio unitario.
6) Filtri numerici Chebyshev : Si tratta di filtri aventi oscillazione uniforme nella banda passante e monotona nella banda oscura oppure monotona in banda oscura ed oscillazione uniforme in banda passante, si ha dove è il polinomio di Chebyshev per il quale è definita la formula di ricorrenza mentre e è funzione del ripple ammesso in banda passante ed Wc è la pulsazione di taglio desiderata. I poli di questo filtro sono disposti su di una ellisse nel piano S .
7) Filtri ellittici : Si tratta di filtri che consentono di avere una attenuazione uniforme sia nella banda passante che nella banda oscura, si ha essendo UN(W) una funzione ellittica di Jacobi. Per realizzare questo tipo di filtri sono necessari sia poli che zeri e questi ultimi sono disposti sulla asse JW del piano S .
8) Realizzazione di filtri passa-alto , passa-banda ed elimina-banda : Prima si progetta un filtro passa-basso a frequenza normalizzata con uno dei metodi precedenti e poi mediante trasformazioni algebriche si ottiene la caratteristica desiderata, in particolare si associa la variabile z alla funzione di trasferimento passa-basso e la variabile Z alla funzione di trasferimento desiderata, tra esse vige la trasformazione da cui per valori opportuni di N e di ak si ottiene la trasformazione desiderata.
9) Progetto di filtri numerici IIR assistito al calcolatore : Dato che non esistono procedimenti analitici per il progetto di filtri analogici o numerici che soddisfino specifiche arbitrarie, si sono affermate tecniche di progettazione a carattere generale risolvibili però unicamente al calcolatore. a) Minimizzazone della errore quadratico medio La risposta in frequenza desiderata deve essere assegnata per un n° discreto di frequenze, in corrispondenza delle quali è definito l´errore quadratico medio , ammettendo per il filtro una funzione di trasferimento occorre determinare i valori dei coefficienti che minimizzano l´errore quadratico medio il che è possibile risolvendo il sistema di equazioni che si ottiene uguagliando a zero le derivate parziali rispetto ad ognuno dei coefficienti. b) Minimizzazione della errore di ordine p Si differenzia dal metodo precedente unicamente perché viene minimizzato non l´errore quadratico medio ma una media pesata della sua p-esima potenza oppure si lavora sul ritardo di gruppo.
10) Progetto di filtri FIR con l´uso di finestre : In genere la funzione di trasferimento desiderata Hd(ejw) per un filtro selettivo è costante a tratti il che implica che la risposta al campione unitario hd(n) corrispondente è una sequenza infinita, per renderla finita e causale la si può troncare , si ottiene quindi h(n) = hd(n)w(n) dove w(n) è la finestra che può essere rettangolare, triangolare o di Bartlett, di Hanning, di Hamming, di Blackman. Stante la relazione si tratta di una convoluzione continua periodica pertanto quanto più la trasformata di Fourier della finestra è stretta, tanto meno lo spettro sarà smussato rispetto allo spettro desiderato, in particolare si ha che la finestra rettangolare è quella che ha il lobo principale più stretto però i lobi secondari sono molto elevati, per abbassarli occorre smussare la finestra agli estremi il che è possibile con gli altri tipi di finestre i quali però presentano un lobo principale più ampio e quindi un maggiore smussamento. La larghezza del lobo principale è inoltre inversamnte proporzionale ad N.
11) Progetto di filtri FIR assistito dal calcolatore : Si prendono dei campioni su di un periodo della risposta in frequenza desiderata dopodiché si procede per interpolazione, una maggiore attenuazione in banda oscura può però essere ottenuta prendendo uno o due campioni in banda di transizione. Con questo metodo si ottengono dei filtri con caratteristiche eccellenti ma a spese di una maggiore complessità di progetto rispetto ai filtri realizzati con l´utilizzo delle finestre. |