Comincio con questo una serie di post tecnici che volevo inserire da tempo e che saranno sicuramente utili a tutti (belli e brutti!) in acqua e non. Gli articoli sono tratti per filo e per segno da quelli presenti sul sito www.guycribb.com che è un inglese pluri-decorato che passa tutto l'anno a organizzare corsi a pagamento in giro per i migliori spot del mondo (intuition), lodevole iniziativa, anche se un pelino cara a mio avviso...
Io mi limito a tradurre (alla meno-peggio) dall'inglese, ciò che è riportato negli articoli del sito quindi il merito è tutto di Guy
Look Depressed (...guarda mentre premi)
Look Depressed è una tecnica molto pratica e utile per risalire il vento con ogni tipo di tavola quando non si è in planata, sia per principianti che per esperti. Viene denominata così perchè combina la torsione del corpo per guardare (look) sopravento e la pressione in basso (depressing) del bordo sopravento della tavola al fine di fermare lo scarroccio (scivolamento laterale sottovento). Quest'ultimo accorigmento è particolarmente utile per tutte le tavole che non hanno la deriva. Inoltre c'è una nota alla depressione tipica del surfista che va a finire metri e metri sottovento rispetto al punto di partenza... almeno fino ad oggi! Questa tecnica è ideale per ciascun surfista per ogni misura di tavola e in tutte le condizioni di vento. Bisogna comunque continuare a mettere in pratica tutti gli accorgimenti praticati fino ad oggi come portare il rig indietro per far girare la prua della tavola verso il punto di provenienza del vento.
I punti chiave di questa tecnica sono quindi:
- Ruotare il corpo per guardare sopravento - Premere il bordo sopravento della tavola
La tipica posizione dei piedi che si usa nelle andature normali, non è adatta ad applicare questa tecnica. La posizione corretta prevede che il piede davanti stia ben davanti al piede d'albero e che punti dritto davanti, il piede di dietro invece deve puntare un po' in avanti. Si devono mettere i piedi in questo modo non appena si comincia a risalire il vento (vela indietro).
La punta della tavola dovrebbe stare appena sopra il pelo dell'acqua, se non è così bisogna spostare i piedi un po' più avanti.
Distendere le braccia in caso di vento forte e piegarle dirigendo i gomiti verso il basso e facendo pressione verso il basso se il vento è debole.
Downforce: sono due modi differenti per creare quello che si chiama "downforce" (forza verso il basso) per avere stabilità a basse velocità. Downfoce è conosciuta comunemente come "fare pressione sul piede d'albero" ed consiste in pratica nel sospendere il proprio peso sul rig invece di farlo ricadere sui piedi. Più peso si riesce a far ricadere sul rig, più la posizione diventa stabile. Se si usa un trapezio a fascia o se le cimette del trapezio sono abbastanza lunghe ci si può agganciare al trapezio per massimizzare la Downforce e continuare a praticare la tecnica del Look Depressed.
Quando si gira lo sguardo verso il vento, spesso accade che si "stra-orzi". In tal caso è bene assicurarsi che la vela rimanga cazzata a sufficienza da avere potenza. Nella foto si nota infatti che per fare questo il braccio posteriore è piegato.
Errori comuni
- La poppa scivola sottovento - La prua scivola sottovento
- La poppa scivola sottovento quando si fa troppa pressione con il piede posteriore, oppure si è persa l'inerzia di avanzamento. In questo caso bisogna spostare il rig verso la prua trasferendo il peso sul piede d'avanti e la tavola riguadagnerà la giusta direzione. - Se la prua va sottovento, bisogna ruotare il corpo per guardare sopravento e bisogna portare il rig indietro verso poppa.
Quanto bisogna premere? Più vento c'è e più sarà grande la spinta laterale allo scarroccio e quindi più bisogna premere il bordo sopravento per contrastarla. Spesso capita di arrivare ad avere la tavola di taglio anche a 45° rispetto alla posizione piatta.
Quando bisogna praticare questa tecnica? Una tipica condizione in cui è molto utile applicare questa tecnica è nel caso di vento rafficato. Piuttosto che scarrocciare in attesa della prossima raffica, si risale il vento. Risalendo il vento si arriverà prima alla prossima raffica e ci sarà più "tranquillità" a puntare al lasco per accelerare più rapidamente all'arrivo della raffica visto che si è recuperato un po' di mare.
Dove puntare? Bisognerebbe puntare la tavola di bolina a circa 45° rispetto al punto di provenienza del vento. Un ottimo indicatore della direzione del vento sono le linee dei chop sulla superficie dell'acqua. Bisogna fare in modo che il bordo sopravento della tavola intersechi la linea del chop il più perpendicolarmente possibile e non di lato. Dopo un po' di pratica si riesce a navigare anche stringendo angoli dell'ordine di 30° rispetto alla direzione del vento.
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