Etantonio Varie - Aneddoti Tarifa 2008.

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Aneddoti Tarifa 2008.

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Lo Zar
Senior Member

Status: offline
Member Rated:

Posted - 08/20/2008 : 10:51:23

SABATO 9

L'avventura o disavventura comincia il pomeriggio del venerdì: la mia macchina è stata caricata -valige, tavole ed i due gatti- sto aspettando Barbara fuori dal lavoro per partire per Tarifa. Mi sto preparando psicologicamente ai 1100 km che mi aspetteranno quando mi arriva la telefonata di Deep Red.
"Fabrì, non è che c'hai il computer vicino... per vedere come si chiama il tizio dell'agenzia..."
Con presenza di spirito mi ricordo che ci chiamava Eduardo, ma lo sforzo è inutile perchè mi sento rispondere:
"...qui non conoscono nessun Eduardo e non gli so' arrivanti manco i soRdi... Fai il piacere passa a casa e dai un'occhiata in internet!"

Quando Barbara esce dal lavoro neanche la saluto, la sequestro ed andiamo correndo a casa... mi domanda che cosa stia succedendo gli spiego la questione e si comincia a preoccupare!

Arriviamo sotto casa, prima di salire mando un sms a Enrico per sapere di che informazione necesitasse e mi risponde... CHE SI ERANO SBAGLIATI di AGENZIA!!!

Barbara ed io non diamo il GIUSTO peso all'accaduto e pensiamo ingenuamente che sia colpa di una banale distrazione, ma appena 13 ore più tardi ci renderemo conto che l'Admnistrador e Deep Red sono vittime di un RINCOGLIONIMIENTO FOTONICO!!!!!!!

Come da programma alle 8,30 puntuali arriviamo all'appuntamento pompa di benzina di Tarifa, inutile dirlo che non c'era nessuno ad aspettarci...

Conscio dell'inutilità di chiamare l'Administrador faccio uno squillo ad Deep Red.
Lo sveglio.
Affettuosamente si prepara e ci raggiunge alla pompa di benzina.
Baci, abbracci ed un breve commento della disposizione logistica ci porta alla conclusione di portare i bagagli ed i gatti al secondo appartamento attualmente occupato dall'Administrador, nonché redivivo Barone di Tarifa.
Decidiamo di cominciare a portare i gatti ansiosi di fare la conoscenza dello zio Antonio.
Entriamo in una palazina più o meno fatiscente e prendiamo l'ascensore. Schiacciando il bottone numero 6.
Si apre la porta e ci troviamo di fronte l'entrata di tre appartamenti. Enrico ci indica il nostro: quello con l'immagine del Cristo che dà la benedizione.
...uhm...

Enrico mette la chiave nella toppa, dà la prima mandata, la seconda, si sente il click, ma la porta non si apre... Antonio si è barricato dentro!

Conoscendo la perdita di coscienza che accompagna il sonno del Barone (...resiste alla "russata" de Lo Zar), suoniamo il campanello di casa in modo da svegliarlo...

Passano una manciata di secondi ed un "Chi è?" trapela attraverso l'uscio.
Per il Barone la gioia di rivederci è incontenibile e la esprime con un elegante:
"...ma siete già arrivati?!"
Attraverso il poco spazio tra il battente e la porta si intravede un Barone in gran forma con mutanza bianca stranamente non ascellare, sono necessari alcuni minuti prima che l'Administrador si ricomponga e possa darci il benvenuto ufficiale.

Terminato il cerimoniale giunge il monento di effettuare il trascloco delle valigie dalla macchina all'appartamento dato che i gatti stavano già preso possesso della casa...

Vedo che Antonio è seduto e si regge la testa con le mani cercando di capire il motivo della levataccia, per motivarlo lo invito ad andare tutti quanti alla macchina.
Enrico mi dà le chiavi di casa ed usciamo tutti e quattro serenamente.

CHIUDO la PORTA di CASA
METTO la CHIAVE nella TOPPA
LA CHIAVE NON ENTRA

Questa breve sequenza mi fa cominciare a sudare freddo, mi giro guardando Enrico dicendogli che quella che mi ha dato non è la chiave di casa.
Deep Red ci pensa un attimo e si rende conto che è la chiave dell'appartamento dove stanno gli altri.
Si rovolge al Barone dicendogli:
"Anto' damme le chiavi!"

Candidamente Antonio gli fa notare che le sue chiavi sono sul tavolino da notte nella sua camera.

Barbara domanda ad Enrico dove siano le chiavi con cui ha aperto l'appartamento e candidamente le risponde:
"... e le mie?? ... le ho lasciate in salone..."

Adesso è tutto chiaro: l'agenzia che non conosce Eduardo, l'appuntamento alla pompa di benzina senza che ci sia nessuno... 2 mazzi di chiavi chiusi nell'appartamento -> ma che CAXXO!!!

Cala un silenzio di tomba... che fare?
L'agenzia prima delle 11 non aprirà ed a buon conto non avrà neanche un TERZO mazzo di chiavi...

Reduce da un passato "di vita" provo ad aprire la porta con mezzi di fortuna, nell'ordine: una tessera telefonica, una cartonina postale di Tarifa plastificata, un pezzo di bottigila di plastica...
Niente da fare, riesco ad agganciare la serratura piú di una volta ma la porta non si apre!

Il tempo passa e la convinzione che non entremo piú in casa comincia ad essere sempre più forte, Antonio lancia l'idea di passare dalla finestra del vicino. Io lo sconsiglio vivamente facendogli notare il baratro dei 6 piani d'altezza. Ci riflette su un momento e mi liquida con un "Se lo dici tu..." che sottointende il fatto che lui sponsorizzava l'idea e l'azione l'avrebbe lasciata a qualche altro volontario.

L'agenzia ha finalmente aperto e come da programma ci dicono che non hanno altre chiavi disponibili, giunge così l'ultima spiaggia: i POMPIERI.

Formo un manipolo con Barbara ed Enrico e ci dirigiamo alla caserma dei vigili del fuoco di Tarifa. Non appena ci vedono e sentono che abbiamo un problema intuiscono che siamo rimasti fuori di casa.

Ci consoliamo pensando di non essere gli unici deficienti.

Il sorriso rassicurante dei due pompieri di turno apre le speranze ad una rapida soluzione del problema.
Ci diamo appuntamento sotto casa, arriva il camion accompagnato dalla polizia...

"E' una formalità però non si può aprire una porta di casa semplicemente perchè un tizio viene e ti dice che è rimasto chiuso fuori" ci dice il poliziotto, vengo così schedato prima che comincino le operazioni di apertura.

Comiciano le danze.
Il pompiere mi mostra una radiografia e mi dice che con queste si posso aprire le porte in 3 secondi.

1,2.... e .... la porta non si apre!!!
Ma come è possibile???
La polizia, presente alle operazioni, comincia ad insospettirsi.
"Ma siete sicuri che non ci sia qualcuno dentro casa?!! --- Ma questa è proprio casa vostra?"

Mentre dalle semplici domande si passa all'interrogatorio puro e crudo i due pompieri continuano a tentare l'apertura della porta. La porta non vuole saperne di aprirsi, daltronde ha resistito a Lo Zar perchè dovrebbe cedere proprio ora...
I vigili del fuoco si risentono della figuraccia che stanno facendo e scaricano la tensione accumulata prendendo a calci la porta di casa. A questo punto tutto l'edificio esce di casa per vedere che sta succedendo. Il pianerottolo è gremito di persone che mi domandano che sta succedendo... i pompieri che prendono a calci la porta, la polizia che osserva ed io che mi invento la scusa che si è rotta la serratura...

Stanchie ed insoddisfatti i pompieri giungono alla conclusione che la porta non potendosi aprire deve essere sfondata, ma d'accordo con la polizia dicono che attualmente non ci sono le condizioni di emergenza che giustifichino l'abbatimento della porta.

L'opizione di salire con una scala fino al sesto piano non è neanche presa in considerazione perché a Tarifa tutti gili edifici sono al massimo di due piani, pertanto la dotazione è di scale di 6 metri. Inutile dirlo che gli unici edifici con più di 3 piani erano il nostro e quello attiguo.

Ritorniamo all'agenzia, questa volta è Barbara a parlare, essendo madre lingua realizza FINALEMENTE che ci sono due mazzi di chiavi, ma che entrambi sono chiusi in casa. Scoppia in lacrime pensando ai gatti che lasciati chiusi in casa moriranno di fame.

Tra una lacrima ed un singhiozzo dall'agenzia ci dicono che hanno un numero di telefono del coganto/zio/parente del proprietario, ma -caso strano- il telefono è spento. Questa notizia rassicura Antonio ed Enrico che, con un atto degno di Ponzio Pilato, decidono di andarsene al mare sicuri che saremo Barbara ed io a piantonare l'agenzia immobiliare dato che eravamo in attesa dell'arrivo di Diana.

Come DIO vuole e con la Benedizione del Cristo alle 13,30 la porta di casa è stata aperta dal coganto/zio/parente del proprietario che aveva un altro mazzo di chiavi.

L'avventura/disavventura si chiude qui, ma le chiavi di questa casa sono state oggetto di numerose altre scenette che forse qualcuno vorrà narrare.

Lo Zar

Pensieri liberi

Edited by - Lo Zar on 08/20/2008 19:33:03

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