Durante l'ultima uscita (05-01-08) a Albano, ho voluto fare un esperimento indossando il cardio frequenzimetro per vedere che tipo di sforzo cardiaco produce il windsurf.
L'uscita era caratterizzata da una temperatura dell'aria abbastanza accettabile (sui 15 gradi e più), ma la temperatura dell'acqua era molto bassa (azzardo 13 gradi). Il vento rafficato 10-20nodi e l'acqua piatta. Attrezzatura usata: vela 5.7mq e tavola 102lt.
La rilevazione è durata 38 minuti e il risultato è stato questo:
Nel grafico sono riportati la frequenza cardiaca (in alto) con rilevazioni ogni 5 secondi e l'altitudine misurata (in basso). L'infomazione sull'altitudine, basandosi su una misura di pressione, non è precisa, infatti ogni volta che il sensore ha toccatol'acqua, c'è stata una anomala rilevazione in eccesso (... ma almeno si vede quando sono sceso dalla tavola )
La cosa che mi ha stupito è che la frequenza media è molto elevata (!). Allora, o sono io in una forma "smagliata" oppure il tipo di sforzo, che non è modulabile come per il jogging o il ciclismo, essendo imposto dalla configurazione vento/vela costringe a lavorare duro senza mezze misure durante le accelerazioni.
Inserisco un istogramma che riporta la statistica delle frequenze cardiache durante l'esercizio:
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