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Posted - 11/03/2011 : 14:17:16
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Cercando di mantenere a futura memoria le informazioni che ho raccolto durante questi giorni (mentre cioè sceglievo la vela erede della mia compianta 5.7 Instinct), riporto qui quello che ho appreso su come scegliere e valutare le prestazioni della coppia Vela/Albero dei nostri rig.
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Edited by - SerFer on 11/03/2011 14:17:53 |
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Posted - 11/03/2011 : 14:41:55
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In un mondo perfetto, quando si compra una vela si dovrebbe comprare anche il SUO albero, ovvero quello che il produttore della vela raccomanda (e che la maggior parte delle volte è per puro caso quello che produce lui). Ma perchè? Cosa cambia tra albero e albero? Quali sono i parametri da valutare?
A parità di lunghezza, ogni albero oggi si caratterizza attraverso l'IMCS (Index Mast Check System) che serve ad ottenere due parametri: - Rigidità - Curva di flessione
Si sostiene l'albero alle due estremità, si attacca un peso di 30Kg al centro e si fanno una serie di misure.
La rigidità è la misura di quanto un albero flette rispetto alla sua lunghezza: più il numero è alto e più l'albero è rigido (flette meno). La formula per calcolare la rigidità é (facendo riferimento alla schema di misura):
length*length*length/460*460*mid deflection
La curva di flessione è la misura di come l'albero flette lungo la sua lunghezza: ci sono alberi che flettono maggiormente in penna (flex-top), altri che flettono maggiormente alla base (hard-top) e quelli che hanno una curvatura abbastanza graduale dalla base alla penna (constant-curve). Per calcolare la cifra di merito di un albero e ottenere la sua caratterizzazione rispetto a questi parametri, la formula che si usa è la seguente:
(top deflection*100/mid deflection)-(bottom deflection*100/mid deflection)
e la classificazione viene fatta secondo la tabella di seguito:
- 6 Hard Top 7 - 9 Hard Top - Constant Curve 10 - 12 Constant Curve 13 - 15 Constant Curve - Flex Top 16 - 18 Flex Top 19 - 21 Flex Top - Super Flex Top 22 - Super Flex Top
Quindi un albero "Constant Curve" ad esempio è tale per cui la flessione a 1/4 dal top in termini percentuali rispetto a quella ottenuta a metà, supera di 10/12punti% quella che si riscontra a 1/4 dalla base. Ma questa è universalmente riconosciuta e quindi tantè!
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Edited by - SerFer on 11/03/2011 14:47:54 |
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Posted - 11/03/2011 : 15:02:43
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Ma cosè più importante? La rigidità o la curva di flessione?
Mentre la rigidità da informazione su "quando" una vela comincia a flettere (sotto quale peso), la curva di flessione ci da informazioni su "come" la vela lavora in flessione.
Per capire meglio come utilizzare queste informazioni, è utile capire come le parti rigide e morbide dell'albero influenzano il profilo della vela.
Inserito nella tasca della vela, l'albero fletterà di più laddove sarà più morbido (a meno di fattori esterni per ora trascurabili quali la tasca della vela, la tensione di bugna che comunque influenzano poco il discorso di base).
Laddove l'albero flette di più, allontana la tasca d'albero dalla balumina (tendendo la vela) tendendo quindi ad appiattire se i ferzi della vela producono un profilo curvo. Se la vela ha dei camber in questa sezione, si allontaneranno dall'albero (o premeranno meno su di esso) aiutandone la rotazione oppure creando un vuoto tra camber e vela.
Laddove l'albero flette di meno, al contrario, tenderà a lasciare la vela vicina alla balumina non tendendo il tessuto, creando molto profilo. Se la vela ha un camber in questa posizione, questi premeranno molto sull'albero rendendo la rotazione difficoltosa e facendo molto rumore al momento del cambio di mura.
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Posted - 11/03/2011 : 15:03:51
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interessante, gli alberi north credo siano costant curve, questo fa si che difficilmente puoi avere nel set una north e una neyl pride (flex top) e a dirti la verità è l'unico dubbio che ho sulla scelta delle tue vele. Tu ci monti un tecnolimits, che tipo di albero è? hard - costant o flex? |
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Posted - 11/03/2011 : 15:13:59
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Quello che dici è corretto: il north è un "Constant-flextop" (più Constant negli ultimi anni) mentre il NeilPryde è un Flex-top. Ma le due vele montano alberi differenti: 430 e 400
Io ho un 430 Technolomits RDM E-Slim 75% che ha indice 15 (che dovrebbe essere OK per la NP) e il 400 è un Viper Drop Shape 400 50% della North.
Ecco perchè ho scelto di rimanere su NP per la vela "medio-grande" e North per la piccola. Quando deciderò di cambiare 400, prenderò un Constant (North o simili)
Ho trovato in questo sito i dati di un bel po' di alberi delle varie marche:
http://www.peterman.dk/masts-all-imcs01.htm http://www.seabreeze.com.au/forums/Windsurfing/General/Mast-stiffness-and-bend-curve-measurements/ |
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Edited by - SerFer on 11/03/2011 15:26:56 |
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Posted - 11/03/2011 : 15:27:59
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mi sembrava strano .. ecco perchè hai preso due marche diverse, hai pennellato la vela sull'albero, secondo me hai fatto benissimo, personalmente da quando ho cambiato alberi la vela si comporta molto meglio, soprattutto con la 5,9 e il vento light il cambio di prestazioni in termini di mantenimento della planata è stato esagerato. |
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Posted - 11/03/2011 : 15:30:23
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... speriamo che sia tutto vero: ne sarò convinto solo dopo averle montate per bene!! |
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Posted - 11/03/2011 : 16:26:05
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in effetti (conoscevo già l'argomento) quando nei forum si parla di compatibiltà alberti-vele di solito c'è pieno riscontro con quanto postato da Serfer. Anzi aggiungerei che un altro parametro è la sezione RDM/SDM. Ho provato sulla mia remedy (utilizzata abitualmente con il 460 SDM) l'RDM challenger con il prolunghino da 30 in carbonio e assume un'altra forma, in particolare le stecche centrali non toccano l'albero. Il punto è che non ho sufficiente sensibilità a capire se è meglio o peggio, ma una cosa è certa, con quello che costano alberi e vele è meglio verificarne la compatibilità. |
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Posted - 11/03/2011 : 16:55:32
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Se posso darti un consiglio a sensazione, io con gli RDM non salirei sopra i 430: le vele grandi hanno bisogno di più rigidità e per quelle misure solo gli SDM secondo me possono fornirla. |
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Posted - 11/03/2011 : 17:24:08
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quote: Se posso darti un consiglio a sensazione, io con gli RDM non salirei sopra i 430: le vele grandi hanno bisogno di più rigidità e per quelle misure solo gli SDM secondo me possono fornirla. Originariamente inviato da SerFer - 11/03/2011 : 16:55:32
questo però contrasta con la teoria di sopra (rigidità, curva, etc); secondo me la differenza è (a parte questioni sulla robustezza etc.) sul profilo velico, a parità di imcs, curvatura etc., cioè l'effetto sulla tasca d'albero e le stecche che modificano un pò la panza. |
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Posted - 11/04/2011 : 12:58:17
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E' vero Francis, ho usato il termine sbagliato, volevo dire "stabilità di profilo" al posto di rigidità. La pratica è giusta: metti un RDM e ti aumenta la panza (occhio admin!). Però non sempre è un bene per la vela, la cosa va valutata caso per caso, in genere però le vele grandi non sono fatte per RDM quindi usarli sarebbe un po' andare contro l'idea del progettista. Poi se il discorso è planare un po' prima (perchè c'è poco vento) non credo che ci potranno essere controindicazioni se il profilo si modifica e la vela diventa un po' più "mulo", i problemi eventualmente si vedono quando il vento aumenta perchè il gioco del tessuto che avanza dalla tasca d'albero rende il profilo un po' meno stabile perchè le stecche non toccano più bene.
La teoria aiuta a capire come funzionano le cose, ma non è detto che a volte non possiamo farle funzionare diversamente perchè ne abbiamo bisogno: basta sapere cosa aspettarsi. |
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Edited by - SerFer on 11/04/2011 12:59:07 |
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Posted - 11/04/2011 : 13:01:52
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Vi invito ad una riflessione frutto dell'ultima uscita al golfetto.
Quanto incide la sagoma del surfista sulla resa della vela ? Ovvero, noi sistematicamente schermiamo la vela facendola lavorare con vento sporco, è il caso di studiare posture che minimizzino la sovrapposizione con la vela? |
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Posted - 11/04/2011 : 13:09:07
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Riflessione interessante, la prima proposta: a dimagrire non si sbaglia! Si riduce il peso sulla tavola e si minimizza il flusso sporco che incide sulla vela
Bisognerebbe valutare il problema a seconda della condizione (andatura e veloctà), perchè il flusso dell'aria sulla vela ha direzioni diverse al variare dell'andatura e la sua direzione è quella del vento apparente e non quello del vento reale che si muove sulla superficie dell'acqua. |
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Posted - 11/04/2011 : 14:10:35
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