|
Note: You must be registered in order to post a reply.
To register, click here. Registration is FREE!
|
| SerFer |
Posted - 12/26/2008 : 11:27:41 |
A dispetto di qualcuno che nel forum insinua un mio aumento di peso (non capisco come vengano in mente certe falsità!  ) vorrei valutare l'acquisto di una più efficace protezione dal freddo.
Non vi permetto di dire frasi del tipo:
- SerFer risparmia i soldi, tanto non farai comunque più stecche...
- SerFer ma non dovevi andà in pensione?
- SerFer cambia sport...
Al momento la datata NP 4/3 serie 3000 risulta a mio avviso inadeguata nelle condizioni più impegnative invernali e questo mi ha costretto a rinunciare alla pratica nei mesi che vanno da Gennaio a metà Marzo (come minimo), comunque non risolvendo completamente il problema termico nelle prime uscite di Marzo (tipicamente con venti settentrionali).
Anche l'aggiunta della maglietta della salute in Titanio, non ha risolto definitivamente il problema.
(c'è da dire comunque che la muta nel mio caso non è della taglia corretta, perchè il collo non riesce ad essere molto aderente e spesso entra acqua da lì).
Quindi la mia idea è cambiare intanto lo spessore.
La 4/3 dichiara di essere spessa 4mm sul torso e 3mm sugli arti con discrete doti di semi-impermeabilità.
Quest'ultima caratteristica vuole significare la cosa seguente :
"diciamo che ti bagni, perchè non possiamo dire fregnacce, ma ti bagni un po' e poi addirittura l'acqua che ti faccio entrare rimane abbastanza ferma dentro e, dopo che all'inizio fatichi un po' a tenere caldo te stesso e a riscaldare l'acqua che è entrata (!), tutto va meravigliosamente per le prossime 6 ore"..
Peccato che la tipica durata delle uscite invernali, vuoi per la presenza di luce solare, vuoi per lo stress aggiunto del freddo iniziale, si aggira al più intorno alle 3 ore nette (quando dice bene)...
Escludendo l'ipotesi stagna per:
- scetticismo,
- difficoltà di utilizzo,
- pericolosità in caso di strappi
- prezzo (forse)
vorrei scegliere tra le ipotesi in neoprene, anche cambiando eventualmente la scelta sullo spessore.
Veniamo quindi al primo punto o meglio.. al primo quesito:
- Che spessore??
Le possibilità in commercio, a questi livelli di copertura sono:
- 4/3
- 5/3
- 5/4
Non ricordo molto bene le sensazioni (non praticando in condizioni estreme da un po' di tempo) però mi sembra di non ricordare particolari problemi di temperatura al livello degli arti (braccia/gambe), mentre il fresco sul torace e schiena in genere lo avvertivo spesso.
Aumentare lo spessore del neoprene in questa zona potrebbe aumentare l'isolamento rispetto all'aria esterna (fredda e con vento), quindi propendo verso le opzioni con il primo 5
Voi che ne pensate?
Suggerimenti?
Smentite?
Convincetemi del contrario...
|
| SerFer |
Posted - 12/28/2008 : 12:09:04 |
Complimenti per la creatività a Eta  accetto il consiglio e aggiungo:
ieri sono andato a Vindicio con Profondorosso, vento 20 nodi con punte di 25 fresco fresco, SOLE e acuqa mediamente fredda.
Ho indossato la mia 4/3 (che ho notato avere delle gravi defallance sul posteriore tant'è che appena entrato in acqua mi si sono "rinfrescate" le parti basse) + sottomuta in titanio manica corta da 0.5mm + sottomuta in titanio manica lunga 1mm gentilmente offerto del compagno di giornata...
A parte gli spifferi d'acqua iniziali di cui sopra non ho praticamente mai sofferto il freddo sul corpo, quindi sono giunto alla conclusione che da quel punto di vista non è necessario investire grandi capitali (al limite basta un sottomuta manica lunga...)
Il vero problema che sottovalutavo, è invece alle mani.
Già infreddolite dal vento gelido impietoso ancor prima di entrare in acqua, nel momento in cui (inevitabilmente) si si bagnavano, per via del wind-chill diventavano immediatamente livide, insensibili e la sensazione generale sulla tavola era di sofferenza e poca stabilità. Il pugno si stringeva a fatica ed ero costretto a fare non più di 2 giri A/R per poi uscire dall'acqua immediatamente a cercare sollievo.
All'uscita le mani (due ghiaccioli) per merito del sole e del riparo dal vento ci mettevano 2 minuti a scongelarsi e diventare bollenti...
La soulzione con un sottomuta 1mm non mi ha convinto perchè (forse perchè che la mia muta non è più morbida come quando era nuova) gli avambracci, costretti da muta + sottomuta, si sono indolensiti e irrigiditi rapidamente. Ulteriore motivo è fil fatto che dopo un po' che si tiene il boma l'avambraccio tende a gonfiarsi..
Quindi deduco che i problemi da risolvere sono:
- eliminazione spifferi sulla muta (in caso fosse disperata, eventualmente valutabile il riacquisto di una muta ancora 4/3 ma di buona qualità e soprattutto della taglia adeguata: risparmio sullo spessore, ma spero di aumentarne la durata e efficacia..)
- acquisto di un sottomuta a manica lunga non troppo spesso ma efficace (aderente con titanio)
- soluzione del problema mani... ho dei guanti con buco sul palmo, per pigrizia e stanchezza ieri non li ho provati, forse sono sufficienti.
Ah.. in queste condizioni, se la forma fisica non è accettabile, secondo me non ci si può divertire. |
| etantonio |
Posted - 12/27/2008 : 14:11:40 |
|
quote: Non vi permetto di dire frasi del tipo: - SerFer risparmia i soldi, tanto non farai comunque più stecche... - SerFer ma non dovevi andà in pensione? - SerFer cambia sport... Originariamente inviato da SerFer - 12/26/2008 : 11:27:41
Ne ho cercata una diversa ma realistica :
- me sembri me quando dico che vorrei fa elettronica , te pensa me sò comprato una scheda da 500E da 6 mesi e ancora non riesco a metterci le mani sopra |
| giampyero |
Posted - 12/26/2008 : 13:15:54 |
io utilizzo una 5.3 della tribord. sono ormai 4 anni che la utilizzo e infatti i segni dell'usura si vedono tutti. sto cercando anche io una sostituta e credo che confermerò la scelta 5.3
ho chiesto info a chi d'inverno usa sempre la stagna e non credo faccia al caso mio. in questi modelli il freddo si sente di più a meno di non imbottirsi con tute di pile sotto ma dopo somiglieresti all'omino michelin.
ho visto invece dei bei modelli da decathlon di mute 5.3, ottimi i rinforzi e le cuciture, prezzo 170 euro il che vuol dire che quando si cerca la qualità nessuno regala niente. |
|
|
|
|
|
|
|
